Benvenuti nella pagina dedicata alla SIRIA

Inserito da Webmaster il 30 Novembre 2011  •  Commenti  • 

La Siria è il primo paese "straniero" nel quale ho avuto residenza, con il resto della mia famiglia d'origine, quando avevo appena superato i vent'anni; è un paese antichissimo, ricco di storia fin dai primi bagliori della civiltà umana. Gli Assiri sono più volte "venuti in contatto" con le civiltà "mediterranee", quella ebraico-israelita prima, scaturita nella famosa "deportazione" di parte del popolo ebraico, e l'antica civiltà greca poi, la cui "resistenza" ha fatto sì che il nostro mondo occidentale si sia sviluppato autonomamente, progredendo rapidamente verso quello che è oggi il nostro mondo.
Dopo la prima guerra mondiale, la Francia ebbe mandato di gestire la parte nord dell'antico impero ottomano, e lo fece fino al 1946. Il nuovo paese non era molto stabile politicamente e fu soggetto per molti anni a diversi colpi di stato militari. La Siria si unì all'Egitto nel febbraio 1958, formando la Repubblica Araba Unita, cui si aggiunse qualche anno dopo, l'Iraq. Ancora oggi, nel paese si ricorda quel periodo come quello, se non ricordo male la transillerazione dall'arabo, della Al-'Arabiyyat as Surya al-Muttahidat, che significa, appunto "Repubblica Araba Unita di Siria". Loro però dicono semplicemente Al Muttahida, "L'Unione".
Mio padre ci portò nel paese, appunto in quel periodo, ma noi ragazzi non avevamo la piena maturità, la conoscenza della lingua, forse anche l'apertura mentale, che proprio allora iniziò a svilupparsi, per approfittare pienamente delle possibilià culturali offerte dal Paese, con l'eccezione della sua magnifica cucina, che ancora oggi fa parte della mia gastronomia personale: una contribuzione culturale che mi fa ancora oggi preparare il babaganoush, l'hammos ed il lebni. Il primo è una purea di melanzane arrostite alla brace, tritate con la forchetta e condite con aglio, limone e con della tahina (semi di sesamo tritati e ridotti in pasta). Il secondo è una ricetta molto simile, ma usando ceci bolliti e ridotti in pasta, mentre il lebni è uno yogurt messo a sgocciolare in un panno per qualche ora, per cui si mangia solo la densa massa caseinosa recuperata, condita con olio di oliva e foglie di mentuccia. Potrei passare delle ore a descrivere le meraviglie della cucina siriana, ma ne citerò solo un'altra, perché è diventata famosa in tutta l'area geografica che oggi chiamiamo "occidente", e che include gli Stati Uniti, nella sua versione turca (assumendo il nome generico di "kebab"). In effetti la pietanza di carne cotta sullo spiedo verticale è appunto di origine siriana, dove la chiamano "shawarma". Oggi lo Shawarma si mangia dappertutto anche negli altri paesi "arabi": ne ho mangiata della buona anche a Jeddah, in Arabia Saudita.
In quel periodo io avevo poco più di vent'anni e ho avuto l'occasione di fare da interprete a degli uomini d'affari italiani che visitavano il Paese e l'ho girato in lungo ed in largo, da Palmyra a Aleppo, da Lattakia (dove ho mangiato il pesce più squisito della mia vita) a Tadmur, dove la carne di montone era ottima!
In quel periodo io, mio fratello Giorgio e le nostre due sorelle frequentavamo solo la comunità internazionale e l'elite siriana, e come tutti i giovani di oggi, non eravamo "pronti" a recepire la grande cultura del paese. L'influenza "ormonale" dirigeva altrove i nostri pensieri. Ci sono rimaste pochissime foto di quel periodo, e non sono ancora in grado di condividerne alcuna. Con alcuni degli amici di quel tempo sono rimasto in contatto, o ho riallacciato i contatti dopo molti anni.
Le foto che ho inserite sono tutte prelevate da internet.

Alcune Immagini

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Appena disponibili, inserirò le foto di quel periodo.