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Timor Est

Inserito da Webmaster il 12 Dicembre 2011  •  Commenti  • 

Timor Est (in portoghese: Timor-Leste; in tetùm: Timór Loros'ae; in indonesiano: Timor Timur) è uno Stato del sud-est asiatico, composto dalla metà orientale dell'isola di Timor, da cui il nome, dalle isole di Atauro e di Jaco, e da Oecussi-Ambeno, una exclave nella parte occidentale dell'isola di Timor. Il resto dell'isola è ancora parte dell'Indonesia.
La particolarità di Timor Est è di essere uno stato a maggioranza cattolica in un'area prevalentemente musulmana.
Nel 2003 mi trovavo a Roma, lavorando nella formulazione di progetti di sviluppo come freelance, e gestivo una società che si occupava di acquacoltura. Mi giunse una telefonata dalla sede dell'UNDP, chiedendomi di ritornare in servizio per occupare il posto di Direttore delle operazioni a Timor Est. Essendo occupato, rifiutai educatamente l'onore che mi veniva fatto. Dopo qualche giorno mi telefonò un altissimo funzionario - il suo livello era quello di sottosegretario generale delle Nazioni Unite. Io lo conoscevo abbastanza bene perché era venuto a Islamabad e, essendo buon amico del mio capo, era stato anche nostro ospite a cena per un paio di volte. L'alto dirigente in questione era di nazionalità brasiliana, ed il suo lavoro all'epoca era quello di facente funzioni di Capo di Stato a Timor Est, che a quel tempo era transitoriamente governata dalle Nazioni Unite, in attesa dell'indipendenza formale del paese. Mi spiegò perché voleva me a quel posto: il Portogallo, antica potenza coloniale, desiderava che il direttore delle operazioni fosse lusofono, ma ovviamente, non poteva essere portoghese, perché il Portogallo era parte in causa, come antica potenza coloniale. Quanto all'altro grande paese lusofono, il Brasile, non solo lui stesso era brasiliano, ma anche uno dei suoi vice, per cui era impensabile nominarne un altro in una posizione relativamente importante. Devo dire che solo a sentire la sua voce, mi commossi e mi convinsi ad accettare l'incarico.
Al mio arrivo a Dili, la capitale, scoprii che le cose non erano come le avevo immaginato. Innanzi tutto, lo rividi una sola volta, (in visita di cortesia al mio arrivo). Fu trasferito in Iraq qualche settimana dopo, dove sfortunatamente morì qualche tempo dopo durante un attacco terroristico!
La popolazione civile di Timor Est viveva ancora come ai tempi dell'occupazione indonesiana. La vicinanza di quel paese, (la metà dell'isola stessa è tuttora indonesiana), la influenzava in modo tale che quasi nessuno parlava portoghese, tranne la parte più "vecchia" della popolazione. Gli unici giovani a parlare quella lingua erano alcuni dei futuri ministri, che si erano rifugiati in Portogallo durante gli anni di guerra civile, ed aspettavano di prendere il potere nel loro paese, e che finissse il mandato di amministrazione transitoria delle Nazioni Unite. In quel periodo ebbi poche occasioni di parlare portoghese all'infuori dell'Ufficio dell'UNDP, dove lo parlavano solo tre o quattro colleghi. In compenso, ebbi l'occasione di rinnovare la mia conoscenza e rinfrescare il mio uso del Bahasa Indonesia: tutte le attività quotidiane si svolgevano in tetùn - lingua che io non conoscevo affatto - o in indonesiano.
Nel Paese le linee telefoniche erano ancora inesistenti; per comunicare ci servivamo di telefoni portatili che erano serviti e gestiti dalla Telstra, società telefonica australiana. Non c'erano però nel paese rappresentanze di tale società, in quanto la gestione era effettuata dalla sede di Darwin, nei Norhtern Territories australiani, poco distanti, dove, qualche anno dopo, andarono a vivere mio figlio Lorenzo e sua moglie Nunuk. Per la cronaca, Lorenzo mi raggiunse a Dili ed ebbe anche un'esperienza lavorativa importante con un ONG italiana. Incontrai anche Gianni Deligia, un vecchio amico dei tempi del Ciad che lavorava per l'amministrazione delle Nazioni Unite ed aveva funzioni di Prefetto in una delle province del paese. Per ben due volte Lorenzo ed io andammo a Darwin in "rest and recuperation", e fu allora che mio figli si innamorò della parte Nord dell'Austrlalia.
Non ho molto da dire del lavoro a Dili: sei mesi passano presto e il Governo Nazionale del paese doveva sostituire quello di transizione che era in forza in quel momento. Io mi occupavo essenzialmente dell'organizzazione interna dell'ufficio dell'UNDP, che avrebbe visto il suo ruolo aumentare esponenzialmente con l'assunzione dell'indipendenza da parte del governo del Paese: Timor Est era ed è un paese poverissimo, con poche risorse, e il suo sviluppo era - ed è - complesso e problematico! Al lato, la foto da me scattata di una bella casa di Timor Est. Cliccare sull'anteprima per visualizzarla a più alta definizione.